GLI ACIDI GRASSI DELLA VITA



POLIAMBULATORIO-Servizio di Senologia
Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano
Militare Ordine di Malta - NAPOLI
                                                                                                                                                                         [HOME] 

Sommario: Mangiare sano è semplice.

La regola fondamentale è nutrirsi con cibi naturali, preferendo frutta fresca e verdura. I pasti devono essere sempre bilanciati e scelti tra quelli che contengono le cinque sostanze essenziali: vitamine, minerali, carboidrati, proteine e grassi. Informazioni dietetiche, non sempre corrette, hanno lasciato credere che al consumo di grassi fosse legata la maggior parte delle affezioni cardio-circolatorie. Molte persone sono convinte che per vivere a lungo bisogna adottare una dieta libera di grassi. Questo, in realtà, non è completamente corretto, e la verità è che bisogna fare una netta distinzione fra grassi buoni e quelli cattivi.

L’importanza dei grassi.
I grassi costituiscono, in modo naturale, una parte del corpo umano. Ci sono diversi tipi di grassi, alcuni più importanti di altri, ma la regola che accomuna tutti è quella della untuosità: tutti i grassi lasciano una macchia d’unto su un pezzo di carta. L’organismo umano ha bisogno di grassi, come forma di energia immagazzinata al servizio dei tessuti, da assumere con la dieta. Il giusto apporto di lipidi garantisce la corretta funzionalità della cute, del sistema riproduttivo, delle vie nervose ed infine ad ottimizzare le funzioni immunitarie.
Il peso di un adulto maschio è composto dal 17% di grasso, che svolge anche una importante funzione meccanica di ammortizzamento: i cuscinetti adiposi proteggono gli organi vitali da eventuali traumi.


GLI ACIDI GRASSI ESSENZIALI:
Il Grasso Buono.
La scienza medica ha accertato che alcuni grassi possono aiutarci a vivere meglio: gli acidi grassi essenziali ( EFA ). Poichè il corpo umano non è in grado di sintetizzare questi grassi insaturi, così importanti per la salute, è necessario che essi vengano introdotti con l’alimentazione. Gli EFA possono essere suddivisi, molto semplicemente, in due gruppi: OMEGA-6 ed OMEGA-3. I primi si trovano nelle piante e nei loro semi; i secondi nei pesci, in alcune piante e certi vegetali.
L’OMEGA-6 deriva dalla formula cis dell’acido linolenico (LA), mentre l’OMEGA-3 da quella alfa dell’acido linolenico (Ala). L’acido LA, affinchè possa essere utilizzato dal nostro corpo, deve essere convertito nella sua formula attiva acido gamma-linoleico (GLA) tramite una reazione di desaturizzazione che necessita l’intervento di un enzima: il delta-6desaturasi. In natura, tuttavia, ci sono fonti naturali di GLA: i semi di alcune piante (eonothera, borragine e gemme di grano) hanno una buona percentuale di acido gamma-linoleico libero. Tra gli acidi essenziali, certamente GLA, è il più importante.
Il precursore attivo può essere carente là dove c’è un ridotto apporto alimentare, come spesso accade nei soggetti sottoposti a regime dietetico ipolipidico, oppure per alterazioni enzimatiche del processo di desaturizzazione degli EFA. L’olio di eonothera, contenente il 71-74% di acido linolenico e una quota molto alta di acido gamma-linoleico compresa fra l’8 e il 9%. Per queste peculiari caratteristiche è da preferirsi agli altri acidi grassi essenziali come integratore effettivo e principale. Di fatti, aggirando la reazione di desaturizzazione, garantisce livelli sufficienti di GLA.


OMEGA-6: gli acidi grassi più importanti.
E’ ampiamente dimostrato tra i mammiferi che gli OMEGA-6 sono biologicamente più importanti degli OMEGA-3. Uno studio sull’importanza degli acidi grassi essenziali condotto sulle zebre ha confermato la valitità degli OMEGA-6. Le zebre, mangiando esclusivamente una varietà di erba, come tutti i membri del genere Equinus, assimilano OMEGA-6 ma in percentuale più alta OMEGA-3. Analizzando il tessuto grasso delle zebre gli scienziati notarono che gli EFA della serie OMEGA-6 erano i dominanti. Ciò indica che le zebre, come tutti i mammiferi, trattengono selettivamente ed immagazzinano più OMEGA-6, nonostante i livelli dietetici più alti di OMEGA-3. Pertanto quando gli animali sono alimentati con una dieta povera di ambedue gli acidi, basta integrarla solo con l’aggiunta di OMEGA-6 poichè la sola aggiunta di OMEGA-3 non corregge le alterazioni indotte da una dieta priva di EFA. Un ulteriore conferma è data dal fatto che il latte materno è ricco di acido gamma-linoleico (GLA), un acido grasso essenziale della serie OMEGA-6.


Ruolo svolto dagli acidi EFA nel corpo umano.

Gli acidi grassi essenziali sono i precursori di molte importanti molecole regolatrici, come le prostaglandine, i leucotrieni e i trombossani. Nell’uomo, l’acido arachidonico è il precursore più significativo; esso proviene per lo più da altri lipidi complessi, dal momento che la concentrazione dell’acido arachidonico libero nella cellula è molto bassa. La postaglandina E1 (PGE1), derivante direttamente dall’acido gamma-linoleico, un analogo di quello arachidonico, ha un ruolo importante nella riduzione e nel controllo dei processi infiammatori. Numerosi studi hanno dimostrato l’effetto rilassante della PGE1 sulle arterie e sfinteri precapillari, con una diminuzione delle resistenze vascolari periferiche e successivo calo della pressione sanguigna. La PGE1, modificando positivamente la struttura dei globuli rossi e conferendo ad essi una maggiore viscosità, è in grado di migliorare il flusso sanguigno. E’ stata altresì documentata anche l’attività anti-trombotica di questa classe di prostaglandine. L’effetto maggiore sulla attività vascolare della PGE1 è in relazione alla sua influenza sulla sintesi del colesterolo e sull’attività recettoriale delle lipoproteine a bassa densità. La PGE1 è capace di inibire sia la biosintesi che il deposito sulle pareti arteriose di colesterolo. Questa capacità, associata a quella inibitoria della aggregazione piastrinica, conferisce alla PGE1 un ruolo anti-aterosclerotico.
Sul sistema nervoso essa è capace di aumentare l’attività di differenti neuroni celebrali con possibili interferenze con altri neurotrasmettitori come dopamina, noradrenalina ed acetilcolina.
A livello gastrico la PGE1 esplica un effetto citoprotettivo e di prevenzione dell’acido gastrico e di pepsina attraverso un meccanismo diretto sulle cellule basali dello stomaco. Gli acidi grassi essenziali sono, inoltre, indispensabili per le normali funzioni cellulari: entrano a far parte della membrana cellulare, rendendola meno rigida ed influenzandone il grado di permeabilità. Per questo motivo sono necessari livelli adeguati di EFA per la corretta integrità della struttura cellulare. Agli acidi grassi essenziali, inoltre, spetta, otre la funzione strutturale, anche la funzione di regolatori biologici.
L’acido gamma-linoleico entra in molti processi metabolici assicurando lo sviluppo, la rigenerazione e l’integrità dei tessuti ghiandolari.


ALCUNI USI CLINICI
- Eczema atopico
- Chemioprevenzione
- Sindrome premesturale
- Dolore mammario
- Artrite reumatoide e altre forme infiammatorie
- Neuropatie diabetica
- Malattie cardiovascolari
- Deficit immunitario


ECZEMA ATOPICO
La cute svolge molte funzioni importanti come quella di ridurre la perdita d’umidità dal nostro corpo. L’eczema atopico e la dermatite allergica da contatto sono delle dermatosi caratterizzate da pelle secca, arrossata e prurigginosa. La capacità della pelle nel trattenere acqua è proporzionale all’assunzione di acidi grassi essenziali apportati con una dieta alimentare. La mancanza dietetica di EFA comporta , a carico della cute, il manifestarsi di fenomeni di secchezza, fragilità ed ipercheratosi.
Nei bambini atopici, in genere, si assiste alla sensibilizzazione verso alcuni cibi. Questo fenomeno è strettamente correlato ai livelli ematici degli acidi grassi essenziali. Numerosi studi clinici suggeriscono che, l’aggiunta di olio di oenothera alla alimentazione del bambino, può migliorare fino al 70% la sintomatologia legata all
eczema atopico.

DOLORE MAMMARIO (mastalgia)
Nelle donne affette da dolore mammario si riscontrano livelli anomali di acidi grassi essenziali. Somministrazioni costanti di OMEGA-6, ed in particolare di acido gamma-linoleico vanno a normalizzare i livelli di EFA ematici. Studi clinici dimostrano che l’apporto di olio di eonothera alla dieta alimentare delle donne soprattutto giovani, comporta una netta riduzione della mastalgia. Nel dolore acuto il risultato può essere certamente minimo; gli acidi grassi essenziali si prestano per una terapia a lungo termine. Questo trattamento di origine “naturale” rispetto a quello convenzionale con farmaci di sintesi, risulta essere più accettabile alle donne soprattutto per l’assenza di effetti collaterali.

CHEMIOPREVENZIONE
I trattamenti attuali per la cura del cancro, come la chemioterapia, determinano alti livelli di radicali liberi nelle cellule neoplastiche, che inducono alterazioni irreversibili con conseguente morte delle cellule tumorali. Tali sostanze, tuttavia, risultano tossiche anche per le cellule normali, causando effetti collaterali indesiderati, come la perdita dei capelli, nausea e vomito. L’acido gamma-linoleico ha la capacità di determinare un aumento di radicali liberi nelle cellule neoplastiche, ma in maniera selettiva. Studi effettuati su cellule di tumore mammario trapiantate in animali da laboratorio hanno confermato che l’acido gamma-linoleico è capace di ridurre significativamente la crescita di questi tumori senza determinare effetti collaterali come nausea, vomito e depressione linfocitaria.

NEUROPATIA DIABETICA
La neuropatia diabetica è un’alterazione dei nervi periferici come complicanza del diabete. Ciò che mette in relazione il diabete con gli acidi grassi essenziali è l’importanza di questi ultimi nelle normali funzioni dell’organismo. Un ridotto apporto nutrizionale di EFA è responsabile dell’aumento della rigidità di membrana a carico degli eritrociti. Ne consegue una ridotta capacità di trasporto di ossigeno e di sostanze nutritive destinate ai nervi da parte dei globuli rossi del sangue. Questa riduzione è causa del danneggiamento, dell’integrità e della funzione del sistema nervoso periferico. In questi casi, gli EFA, sotto forma di GLA, riescono a prevenire o ridurre la neuropatia diabetica tramite un miglioramento del flusso ematico periferico. Inoltre, la migliore permeabilità di membrana consente un maggiore ingresso del glucosio ematico nelle cellule di tutto l’organismo. Una migliore biodisponibilità del glucosio fa riscontrare un calo dei livelli glicemici in alcuni soggetti diabetici.

SISTEMA IMMUNITARIO
Gli acidi grassi svolgono un ruolo importante nell’attivazione del sistema immunitario.
La PGE1 attiva anticorpi umani come i T-linfociti e l’interferone; gli EFA, inoltre, partecipano indirettamente in numerose sostanze attive (leucotrieni e trombossani) che intervengono nei processi immunitari. E’ dimostrato che là dove ci sono basse concentrazioni ematiche di acidi grassi essenziali si manifesta un difetto di maturazione dei T-linfociti, verosimilmente per una ridotta sintesi di AMP ciclico.

ARTRITE REUMATOIDE
L’artride reumatoide è caratterizzata da importanti processi infiammatori a carico delle articolazioni che sono la causa di una sintomatologia molto dolorosa. Studi clinici dimostrano che l’apporto di acidi grassi essenziali in pazienti artritici sono capaci di ridurre il gonfiore e il dolore delle articolazioni, permettendo così, una diminuzione dei dosaggi dei FANS. Questo è un dato certamente non trascurabile, visto gli effetti collaterali legati all’abuso di consumo, degli antinfiammatori non steroidei, in malati affetti da artride reumatoide.

SINDROME PREMESTRUALE e MENOPAUSA
Con il termine di sindrome premestruale è indicato un corredo sintomatologico legato al ciclo mestruale (PMS) di cui una buona percentuale di donne ne soffre. Questa sindrome si manifesta con alcuni sintomi come: dolore mammario, gonfiore addominale e degli arti inferiori, irritabilità fino a quadri di depressione, mal di testa e sonnolenza. Studi recenti hanno evidenziato che nelle normali fluttuazioni dei livelli ormonali durante il ciclo mestruale, ai bassi livelli degli EFA, corrisponde a una maggiore espressione di PMS. L’uso dell’olio di eonothera, incrementando i livelli di GLA, riesce a ridurre e controllare i fenomeni di ipersensibilità legati alla variazione estro-progestinica. La menopausa è caratterizzata da un graduale cambiamento ormonale che conduce, in genere, prima ad un’ovulazione incostante e poi ad un flusso irregolare. Questa condizione di transito può durare diversi mesi fino a che la donna entra definitivamente in menopausa. In molte donne questo periodo di transizione è caratterizzato da molti disturbi: vampate di calore, sudorazione, palpitazione, irritabilità e depressione. Studi clinici hanno dimostrato che l’aggiunta di GLA durante questo periodo riesce a ridurre fastidi associati alla menopausa come la secchezza cutanea, compresa quella delle mucose (craurosi).

CONCLUSIONI
L’acido gamma-lineleico (GLA) può considerarsi, dunque, un potenziale farmaco naturale. Il suo impiego in alcune affezioni come, l’invecchiamento cellulare, il diabete, i disordini cardiovascolari, l’alcolismo, le affezioni virali, il cancro, l’ipertrofia prostatica, l’eczema atopico e la mastalgia, è giustificata dalla proprietà produttiva delle prostaglandine. Inoltre, grazie all’attivazione di sostanze infiammatorie, come i leocotrieni e i trombossani, il GLA risulta essere utile in molte malattie croniche caratterizate da quadri infiamatori come artrite reumatoide, sclerosi sistemica, malattia di Alzheimer, sindrome di Sjogren e gli occhi asciutti.





[HOME]